Claudia - Una Biomedica in Cucina

Meringata da paura

3 5 Not rated
1 Iniziare col preparare gli occhi, quindi per prima cosa mettere la colla di pesce in un recipiente con acqua fredda ed iniziare a preparare la panna cotta 2 Posizionare quindi una pentola sul fuoco contenente la panna liquida e lo zucchero e fare ben scaldare, ma senza far bollire. 3 Quando la panna sarà vicina alla bollitura, spegnere il fuoco e aggiungere nella pentola la colla di pesce ben strizzata e girare bene finché si scioglierà del tutto. 4 Rovesciare la panna nel contenitore a sfere per creare gli occhi e lasciar raffreddare. 5 Spostare poi il contenitore in frigo e lasciar riposare per almeno 4 ore, meglio se tutta la notte. 6 Poco prima di togliere gli occhi dal contenitore preparare le decorazioni, quindi mettere in un pentolino 2/3 di zucchero a velo, un cucchiaio di acqua e del colorante rosso a piacimento, in un altro pentolino mettere il rimanente zucchero a velo con altra acqua e del colorante blu e infine in un terzo pentolino mettere il cioccolato fondente e sciogliere a bagnomaria. 7 Con delicatezza rimuovere gli occhi dal contenitore, disporre in un piatto da portata e iniziare la decorazione, quindi con l'aiuto di un cucchiaino scavare un pò sulla sommità di ciascun occhio e mettere all'interno la glassa azzurra. 8 Con il colorante rosso sporcare di sangue a volontà. 9 Infine con il cioccolato sciolto formare delle piccole palline e posizionare al centro dell'azzurro come pupilla. 10 Rimettere gli occhi in frigo e lasciar riposare. 11 Montare bene la panna per la torta e aggiungere lo zucchero a velo. 12 Iniziare ad assemblare la torta, quindi mettere su di un piatto da portata l'anello di una teglia a cerniera. 13 Disporre sulla base un pò di panna, fare uno strato di meringhe, altro strato di panna, ancora meringhe e ancora panna. 14 Terminati tutti gli strati, posizionare sopra gli occhi e decorare con la rimanente glassa rossa. 15 Lasciar riposare in frigo per almeno 3 ore prima di servire.

È la nostra luce, non la nostra ombra, quella che ci spaventa di più.

Nelson Mandela